Contratto di Sviluppo ARCHITETTURE DEL VINO

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Contratto di Sviluppo ARCHITETTURE DEL VINO

CONTRATTO DI SVILUPPO

ARCHITETTURE DEL VINO

FILIERA VITIVINICOLA ITALIANA
Bando per la selezione di Imprese

Il Centro Studi Mendelsohn, in occasione della 51esima Edizione di VINITALY e nel quadro delle agevolazioni e dei finanziamenti previsti dai Contratti di sviluppo per le aziende dell’agroindustria italiana, lancia il

B A N D O

per la selezione di Imprese della filiera vitivinicola italiana interessate ad utilizzare gli strumenti di finanziamento del Contratto di Sviluppo ARCHITETTURE DEL VINO.

CHI PUÒ PARTECIPARE AL CONTRATTO DI SVILUPPO “ARCHITETTURE DEL VINO”

Possono chiedere di aderire al bando tutte le imprese operanti nella filiera agroalimentare del vino, di qualunque dimensione esse siano:

  • MICROIMPRESE (fino a 10 addetti e 2 milioni di euro di fatturato);
  • PICCOLE IMPRESE (fino a 50 addetti e 10 milioni di euro di fatturato);
  • MEDIE IMPRESE (fino a 250 addetti e 50 milioni di euro fatturato);
  • GRANDI IMPRESE (oltre i 250 addetti e 50 milioni di euro fatturato).

Queste imprese possono partecipare in una delle seguenti forme:

  • in forma singola;
  • in forma congiunta come impresa aderente al Contratto di sviluppo;
  • in forma congiunta come Contratto di rete.

QUALE ATTIVITÀ’ DEVE SVOLGERE L’IMPRESA PER ADERIRE AL CONTRATTO DI SVILUPPO “ARCHITETTURE DEL VINO”

  1. PRODUZIONE DI VINO
  2. CONSERVAZIONE ED IMBOTTIGLIAMENTO DI VINO
  3. MARKETING E VENDITA DEL VINO
  4. TRASPORTO E LOGISTICA DEL VINO
  5. PRODUZIONE DI CONTENITORI IN VETRO E ALTRI MATERIALI
  6. PRODUZIONE DI TAPPI, CAPSULE, ETICHETTE
  7. PRODUZIONE DI IMBALLAGGI DI VARIA NATURA
  8. SERVIZI DEDICATI ALLA FILIERA
  9. RIUTILIZZO DEGLI SCARTI DI LAVORAZIONE AI FINI ENERGETICI
  10. TRATTAMENTO REFLUI DI LAVORAZIONE

TERRITORI ELEGGIBILI

Gli interventi possono essere realizzati:
• Su tutto il territorio italiano, nel caso di investimenti proposti da piccole e medie imprese
• Solo nelle aree inserite nella Carta degli Aiuti a finalità regionale nel caso di investimenti proposti da grandi imprese

Il contratto di sviluppo può prevedere anche la realizzazione di opere infrastrutturali, materiali e immateriali, funzionali alle finalità dei programmi di sviluppo stessi. Gli oneri relativi alle suddette opere, compresi quelli di progettazione, sono integralmente a carico delle risorse pubbliche.

INIZIATIVE AMMISSIBILI

  • SINGOLA INIZIATIVA. Si tratta di un progetto presentato da una singola impresa con importo minimo di 7,5 milioni di euro.
    • INIZIATIVA CONGIUNTA. Si tratta di due o più iniziative presentate da diverse imprese. L’impresa proponente deve presentare un progetto dell’importo minimo di 3 milioni di euro, mentre le imprese aderenti devono presentare progetti di almeno 1,5 milioni di euro. L’importo complessivo della proposta deve essere di almeno 7,5 milioni di euro.
    • CONTRATTO DI RETE. Si tratta di una serie di iniziative presentate da diverse imprese riunite insieme da un contratto di rete. L’importo complessivo delle iniziative non deve essere inferiore a 7,5 milioni, senza limiti minimi per ogni singolo progetto.

GRANDI PROGETTI

Per progetti che superano complessivamente la soglia dei 20 milioni di euro, in una qualunque delle forme elencate al precedente punto, la fase istruttoria segue un canale preferenziale sia in termini di tempi sia in termini di accesso a risorse disponibili.

SPESE AMMISSIBILI

a. Suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
b. opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell’importo complessivo degli investimenti ammissibili;
c. infrastrutture specifiche aziendali;
d. macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, compresi beni usati nel caso di acquisizione di un’unità produttiva esistente in area di crisi;
e. programmi informatici, brevetti e licenze;
f. consulenze connesse al progetto, nella misura massima del 4% (progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, collaudi di legge, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, certificazioni di qualità e ambientali).

LE AGEVOLAZIONI PREVISTE DAL CONTRATTO DI SVILUPPO

Le agevolazioni variano a seconda del territorio nel quale viene realizzato l’investimento.
L’entità agevolativa (contributo a fondo perduto) va da un minimo del 20% ad un massimo del 50%, che può essere erogato sia sotto forma di contributo a fondo perduto, sia sotto forma mista fondo perduto/finanziamento agevolato.

LE COPERTURE FINANZIARIE DEL CONTRATTO DI SVILUPPO

La copertura finanziaria di un programma di investimenti è in ogni caso del 75% a carico delle risorse pubbliche.
Il rimanente 25% è a carico dei soci o di banche o di fondi.
Il Fondo può intervenire anche con quote che vanno dal 50% al 100% dell’importo dell’iniziativa.

COME SARANNO EROGATE LE AGEVOLAZIONI PUBBLICHE

Il finanziamento agevolato è erogato per stati di avanzamento della realizzazione dei singoli progetti a fronte di titoli di spesa anche non quietanzati.
Il contributo a fondo perduto è erogato sulla base di stati di avanzamento a fronte di titoli di spesa quietanzati, non inferiori al 20% dell’investimento ammesso.
La prima erogazione del contributo a fondo perduto può avvenire anche in anticipazione, nel limite del 30% del contributo concesso, previa presentazione di fideiussione bancaria o di polizza assicurativa.
Le erogazioni avvengono entro 30 giorni dalla presentazione della relativa istanza.

LE GARANZIE

Sono richieste le seguenti garanzie:
• per il finanziamento agevolato pubblico: garanzia reale sui beni aziendali o di terzi
• per il contributo a fondo perduto: nessuna garanzia
• per la fideiussione bancaria per la richiesta eventuale di anticipazione del 30% del contributo concesso: Fondo di Garanzia MCC (Legge 662/96)
• per il finanziamento bancario: Fondo di Garanzia MCC (Legge 662/96) o Confidi
• per fondi di investimento: DUE DILIGENCE tecnica, economica e finanziaria

COSA FA MENDELSOHN PER I PROGETTI DELLE IMPRESE

Gli esperti Mendelsohn:
• curano lo Studio di fattibilità economico- finanziario dell’iniziativa
• individuano la migliore forma di presentazione della domanda al MISE
• si occupano delle coperture finanziarie totali
• si occupano della DUE DILIGENCE nel caso di Fondi di investimento.

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