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Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), nella seduta del 1 maggio scorso, ha approvato l’assegnazione delle prime risorse volte al finanziamento dei Programmi Complementari di Azione e Coesione.
Tra le risorse assegnate ci sono:
- un miliardo e 732,75 milioni per il Programma Complementare della Campania, derivanti principalmente dai Fondi europei di Sviluppo Regionale 2014-2020 (FESR) all’interno dei programmi operativi regionali, nonché anche in questo frangente per la soddisfazione dei traguardi non ancora giunti a compimento nell’ambito del FESR 2007-2013;
- 696,25 milioni per il Programma Complementare Imprese e Competitività 2014-2020, riservato esclusivamente alle cinque Regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
- 845,98 milioni per il completamento dei progetti inseriti nella programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SEI) del periodo 2007-2013 e non conclusi entro la scadenza prevista del 31 dicembre 2015.
Cosa sono i Programmi Operativi Complementari
I Programmi Operativi Complementari (POC) sono una delle seguente tre famiglie di programmi per l’attuazione della politica regionale di coesione del ciclo 2014-2020:
- Programmi Operativi Europei regionali (POR) e Nazionali (PON)
Finanziati da risorse europee (Fondi SIE) e da risorse nazionali di cofinanziamento (Fondo di rotazione legge n. 183/1987, articolo 5) - Programmi complementari
Finanziati da risorse nazionali di cofinanziamento (Fondo di rotazione legge n. 183/1987, articolo 5)
- Programmi FSC
Finanziati da risorse nazionali del Fondo per lo sviluppo e la coesione (decreto legislativo 31 maggio 2001, n. 88)
I Programmi Complementari sono un nuovo strumento della programmazione economica che ricalca l’esperienza fatta nell’ambito del ciclo di Programmazione 2007-2013 con il Piano d’Azione e Coesione (PAC). Hanno un compito fondamentale nell’attuazione e completamento di tutti gli altri Programmi Operativi in quanto sono destinati a facilitare e privilegiare l’accesso ai fondi europei da parte delle Regioni meno sviluppate, garantendo un pieno utilizzo delle risorse finanziare disponibili attraverso una serie di azioni che mirano a colmare i ritardi rilevanti nell’attuazione degli interventi e, al contempo, rafforzare e monitorare la loro efficacia, con riferimento anche a progetti non completati del precedente ciclo della programmazione europea (2007-2013). Per dirla in parole semplici servono a far funzionare tutti gli altri Programmi Operativi e aiutano le amministrazioni centrali e locali ad impegnare e spendere tutti i finanziamenti europei a loro disposizione entro le scadenze fissate dall’UE, evitando il rischio di perderli.
E’ il caso di molti progetti del precedente ciclo di programmazione 2007-2013 che non sono stati completati entro la data del 31 dicembre 2015 e potranno evitare il rischio di perdere i finanziamenti europei solo utilizzando le risorse dei POC entro la nuova scadenza del 31 marzo 2017.
Le risorse finanziarie dei Programmi Operativi Complementari ammontano a oltre 7,4 miliardi di euro, sono state ottenute con il dimezzamento del cofinanziamento nazionale ai programmi 2014-2020 di Campania, Calabria e Sicilia e saranno utilizzate in forme di investimento ad accesso semplificato, assegnate per un importo pari a 4,4 miliardi di euro ai Programmi Regionali e per circa 3 miliardi a quelli nazionali.
In particolare, i Programmi Complementari Regionali riguardano:
- Calabria, per un totale 832.6 milioni di euro;
- Campania, a cui vengono destinate risorse per un miliardo e 732,7 milioni di euro;
- Sicilia, con un budget stimato di un miliardo e 882,3 milioni di euro.
I Programmi Complementari Nazionali si riferiscono ai seguenti Programmi Operativi:
- PON Cultura, con risorse pari a 178,5 milioni di euro sotto la gestione del MiBACT;
- PON Governance, amministrato dal Dipartimento Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con un budget assegnato pari a 247 milioni di euro;
- PON Imprese, gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, per il quale è stato disposto uno stanziamento di 824 milioni;
- PON Inclusione e PON Legalità, con risorse pari rispettivamente a 302 milioni e 137,3 milioni di euro, entrambi affidati alla tutela del Ministero dell’Interno;
- PON Infrastrutture, amministrato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui sono destinati 670,4 milioni di euro;
- PON Metro, per il quale sono stati stanziati 206 milioni di euro, in gestione all’Agenzia della Coesione;
- PON Ricerca, con un fondo pari a 412 milioni di euro amministrato dal MIUR.
Così soddisfatti i bisogni dei diversi programmi, le ulteriori risorse residue pari a 250 milioni di euro sono preposte per il finanziamento del Programma Complementare per la Governance dei sistemi di Gestione e Controllo 2014-2020, presentato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il CIPE per rafforzare le politiche di controllo e monitoraggio dei programmi in corso.
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