Decreto Crescita: un focus sulle imprese

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Decreto Crescita approvato e ufficialmente in vigore. In primo piano Ricerca e Sviluppo, Patent Box e Superammortamento.

Ecco un focus sui nuovi incentivi a disposizione delle imprese italiane.

Il Decreto Crescita, in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile, è entrato in vigore il 1° maggio, con le misure destinate a favorire la crescita economica del Paese.

Focus Decreto Crescita: incentivi per le imprese

La crescita economica passa per le imprese: ecco i principali incentivi a disposizione delle piccole, medie e grandi imprese italiane.

Superammortamento

L’articolo 1 proroga la maggiorazione del 30% del costo di acquisto dei beni strumentali, con riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria.

La maggiorazione non si applica sulla parte di investimenti complessivi eccedenti il limite di 2,5 milioni di euro.

Restano esclusi dall’agevolazione i veicoli e gli altri mezzi di trasporto non strumentali all’impresa (art. 164 comma 1 TUIR).

Il superammortamento potrà essere utilizzato per gli investimenti effettuati dal 1 aprile 2019 al 31 dicembre 2019, ovvero entro il 30 giugno 2020 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 l’ordine risulti accettato e sia avvenuto il pagamento di un acconto almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Patent Box

A decorrere dal 2019 le imprese potranno scegliere di determinare e riportare direttamente in dichiarazione il beneficio, indicando idonea documentazione a supporto.

L’articolo 4 del Decreto Crescita stabilisce che le imprese ripartiscano la variazione in diminuzione in tre quote annuali di pari importo da indicare nella dichiarazione dei redditi e dell’IRAP, relative al periodo di imposta in corso alla data dell’opzione e nei due successivi.

Nuova Sabatini

Per quanto concerne la Nuova Sabatini, il Decreto porta il valore massimo degli investimenti ammissibili all’incentivo da 2 milioni a 4 milioni di euro.

È inoltre prevista l’erogazione in unica soluzione in caso di finanziamento di importo non superiore a 100.000 euro.

Fondo di garanzia PMI

Nell’ambito del Fondo viene istituita una sezione speciale destinata alla concessione di garanzie a copertura di singoli finanziamenti e portafogli di finanziamenti di importo massimo garantito di 5 milioni e di durata ultradecennale (fino a 30 anni).

Tali finanziamenti verranno erogati alle imprese con meno di 499 dipendenti da banche e intermediari finanziari. I finanziamenti dovranno essere destinati per almeno il 60% a investimenti in beni materiali.

Inoltre per le garanzie concesse nell’ambito di portafogli di finanziamenti l’importo massimo garantito dal Fondo per singola impresa è elevato a 3,5 milioni di euro.

La garanzia del Fondo viene estesa anche a operazioni di social lending e crowdfunding.

Sisma Bonus

L’articolo 8 del decreto crescita prevede l’estensione alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3 gli incentivi fino ad oggi previsti per le zone classificate a rischio sismico 1.

Sostegno alla capitalizzazione

Si tratta di un nuovo incentivo a fondo perduto riconosciuto alle piccole e medie imprese (solo società) che intendono capitalizzare la propria impresa e realizzare un programma di investimenti.

L’incentivo è concesso a fronte dell’impegno dei soci a sottoscrivere un aumento di capitale sociale. L’aumento sarà da versare sulla base del piano di ammortamento di un finanziamento agevolato.

Il sostegno è calcolato come somma degli interessi da corrispondere al soggetto finanziatore a un tasso annuo del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.

Ricerca e sviluppo per l’economia circolare

Il nuovo incentivo sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la riconversione dei processi produttivi dell’economia circolare.

L’incentivo è rivolto alle imprese di ogni dimensione e i centri di ricerca del settore manifatturiero o dei servizi diretti alle imprese manifatturiere con almeno due bilanci approvati.

Le imprese possono presentare progetti congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, fino ad un massimo di tre soggetti proponenti.

Il progetto di ricerca deve presentare spese e costi ammissibili comprese tra 500.000 e 2 milioni di euro.

Il progetto deve essere finalizzato a innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti e di riuso.

Ogni progetto avrà come obiettivo l’economia circolare o a “rifiuto zero” e innovazioni eco-compatibili.

Il progetto deve prevedere la progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati.

Ne sono esempio la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, al riciclo e e al riuso degli scarti alimentari, e lo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e di riciclo delle materie prime.

L’incentivo consiste in un finanziamento agevolato pari al 50% delle spese e costi ammissibili, oltre ad un contributo a fondo perduto fino al 20% delle spese e costi ammissibili.

Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart & Start

La durata del finanziamento a tasso zero viene portata da 8 a 10 anni.

Per le imprese costituite da almeno 36 mesi e da non oltre 60 mesi la percentuale di copertura delle spese ammissibili è innalzata al 90% del totale.

Per le stesse imprese l’importo massimo delle spese ammissibili è innalzato a 3 milioni di euro.

Viene inoltre previsto un contributo a fondo perduto del 20% per le spese di gestione iniziali.

Digital Transformation

L’articolo 29 introduce un nuovo incentivo, pari al 50% dei costi ammissibili al fine di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese di piccola e media dimensione.

I progetti ammissibili devono essere diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0 (advanced manifacturing solutions, additive manifacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics).

Gli stessi progetti devono presentare un importo di spesa almeno pari a 200.000 euro.

Le imprese devono operare nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti a questo settore e devono avere registrato nell’ultimo bilancio approvato un importo di ricavi pari almeno a 500.000 euro.

Le stesse devono inoltre avere almeno due bilanci approvati.

Zone Economiche Speciali – Piano grandi investimenti

L’articolo 34 riporta il nuovo incentivo per favorire lo sviluppo di grandi investimenti delle imprese insediate nelle Zone economiche speciali, nonché per l’attrazione di ulteriori nuove iniziative.

L’incentivo è previsto in forma di finanziamenti agevolati o di capitale di rischio in favore degli investimenti delle imprese.

Credito di imposta per fiere internazionali

Un nuovo incentivo destinato alle piccole e medie imprese esistenti alla data del 1 gennaio 2019.

Consiste in un credito di imposta nella misura del 30% (fino ad un massimo di 60.000 euro) delle spese sostenute per le spese di partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore che si svolgono all’estero.

Sono ammissibili le spese per l’affitto degli spazi espositivi, per l’allestimento dei medesimi, per le attività pubblicitarie, di promozione e comunicazione connesse alla partecipazione.

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