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Turismo, tutte le stime del settore nell’anno appena iniziato e il 2019 – che vedrà Matera come Capitale della Cultura Europea – prevedono una crescita straordinaria per il Sud e in particolare per la Puglia
Il rilancio del turismo è incentivato dal grande numero di strumenti di finanziamento pubblici per gli alberghi e le strutture ricettive che sorgono per calibrare un’offerta sempre più incisiva ed innovativa. Di seguito una breve panoramica di queste misure.
1. Credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno (Bonus investimenti Sud)
Prevede un bonus del 45% (per le piccole imprese) per gli investimenti in ristrutturazione di strutture alberghiere o similari.
Le spese ammissibili al bonus sono: macchinari, impianti e attrezzature destinate all’attività ricettiva e del tempo libero. Rimangono escluse solo le spese in opere murarie e arredi.
Non ci sono limiti minimi di importo per l’accesso.
Il bonus viene autorizzato in 10 giorni dall’Agenzia delle Entrate e viene compensato sugli F24 da subito. Il limite massimo di spesa è di 3 milioni di euro. La domanda può essere presentata in qualsiasi momento anche per le spese già sostenute (a partire dal 1 marzo 2017); per spese sostenute dal 1 gennaio 2016 al 28 febbraio 2017 il bonus è del 20% (per le piccole imprese). Il bonus è attivo in tutte le regioni del sud Italia (Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata) e in Abruzzo e Molise (solo alcune zone in Carta degli aiuti).
2. PIA Turismo
Prevede la presentazione di un progetto di investimento di almeno 2 milioni di euro, presentato da una singola impresa media o da un insieme di imprese medie e piccole. Il contributo a fondo perduto è del 45% (per le piccole imprese).
Le spese agevolate da questa misura sono: gli studi di fattibilità, l’acquisto di suolo o di immobili alberghieri (nel limite massimo del 25% dell’investimento complessivo), le opere murarie di costruzione o ristrutturazione, gli impianti generali, gli arredi, le attrezzature, le consulenze, i servizi annessi (ristorante, piscina, lido balneare, ecc.).
3. Titolo II Capo VI della Regione Puglia
Prevede un contributo a fondo perduto del 20%, oltre alla copertura totale degli interessi sul mutuo stipulato con la banca (obbligatorio).
Le spese ammissibili sono: l’acquisto di suolo (nel limite massimo del 10% dell’investimento complessivo) o di immobili alberghieri, le opere murarie di costruzione o ristrutturazione, gli impianti generali, gli arredi, le attrezzature, le consulenze, i servizi annessi (ristorante, piscina, lido balneare, ecc.).
4. Efficientamento energetico alberghi Puglia
Questo bando, appena aperto, riguarda le spese di efficientamento energetico, comprese le opere murarie sugli involucri.
Il contributo a fondo perduto è del 40%, mentre il finanziamento è del 60%, metà del quale è a tasso zero; viene erogato da una banca, dalla quale è necessario avere quindi una delibera per l’intero importo del 60%.
5. Acquisto immobili alberghieri e ristrutturazioni hotel in Italia
Qui lo strumento è il contratto di sviluppo del Mise, che ha un limite minimo di intervento di 20 milioni di euro, con progetto principale di 5 milioni. Si possono mettere in rete diverse iniziative al fine di raggiungere l’importo minimo.
L’agevolazione consiste in un mix di contributo a fondo perduto e di finanziamento agevolato, con copertura finanziaria da parte dello Stato del 75%; l’entità del fondo perduto varia da regione a regione; in Puglia ad esempio si può contare su un 30% a fondo perduto e su un 45% di finanziamento agevolato; nelle altre regioni varia intorno al 20/25% di fondo perduto e conseguente 45/50% di finanziamento a tasso agevolato.
6. Bonus Hotel – Tax Credit per la riqualificazione di strutture ricettive
E’ possibile presentare la domanda per accedere al tax credit (Bonus Hotel) del 65% fino ad un massimo di 200.000 euro di contributo ottenibile. L’accesso a questa agevolazione è soggetto a prenotazione delle risorse sul portale online; quest’anno si prevede l’esaurimento delle risorse – 2 milioni di euro – nei primi 15 secondi. Necessita quindi un centro di inserimento domande altamente tecnologico, specializzato in tali procedure.
Questa agevolazione va in regime “de minimis”, quindi non può superare il tetto massimo di euro 200.000 in tre anni; il credito è utilizzabile in due quote annuali, la prima delle quali nel 2018, la seconda a gennaio 2019.
Per usufruire del Bonus è necessario che l’impresa sia stata costituita prima del 01/01/2012.
7. Credito di imposta pubblicità
Il bando di prossima apertura riguarda le spese di pubblicità fatte sulla stampa a partire dal secondo semestre del 2017. Il contributo è del 90% delle spese sostenute, ma le risorse sono molto esigue ed è un click day. Per le spese sostenute nel 2018, lo sportello aprirà a gennaio 2019 e riguarderà anche le spese pubblicitarie sulle TV e su internet.
Naturalmente questa è solo una lista indicativa. Gli esperti dell’Agenzia di Sviluppo Mendelsohn sono a disposizione degli operatori per un servizio gratuito di valutazione preliminare dei progetti di investimento.
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