Nuova Sabatini, apertura ai fondi bancari e tempi più veloci

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Nuova Sabatini, apertura ai fondi bancari e tempi più veloci

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto, firmato il 25 gennaio 2016 dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, di concerto con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che introduce importanti novità per i finanziamenti alle PMI per l’acquisto di beni strumentali con la Nuova Sabatini.

Le modifiche prevedono che i contributi a favore delle PMI che acquistano beni strumentali possano essere concessi anche a fronte di finanziamenti erogati dalle banche e dalle società di leasing a valere su una provvista diversa dall’apposito plafond della CDP. Le banche e le società di leasing che si avvarranno di questa opportunità utilizzando la doppia provvista dovranno informare le aziende clienti che, a loro volta, potranno scegliere la tipologia di finanziamento che presenta le condizioni più favorevoli.

Il decreto del ministro Guidi riduce anche i tempi di concessione dei contributi e introduce elementi di semplificazione delle procedure e della documentazione da produrre per la loro erogazione. Una successiva circolare ministeriale, già pronta, stabilirà, tenendo conto delle esigenze di adeguamento del sistema bancario, la data a partire dalla quale scatteranno le nuove procedure (verosimilmente dal 2 maggio prossimo).

La possibilità di ricorrere ad un’ulteriore provvista rispetto al plafond CDP (peraltro ancora disponibile perché è stata finora utilizzata poco più della metà della dotazione complessiva pari a 5 miliardi di euro) incrementerà ulteriormente la già rilevante operatività della “Nuova Sabatini”.

Alla fine dello scorso mese di febbraio, dopo 23 mesi di operatività, la “Nuova Sabatini” ha visto la presentazione, da parte delle PMI, di 10.791 domande con la prenotazione di 2,88 miliardi di euro di finanziamenti CDP e di circa 220 milioni di contributi Mise. Le domande agevolate deliberate ammontano a 2,548 miliardi e i contributi Mise concessi sono pari a 196,6 milioni.

AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni concesse sono le seguenti:

  • Un finanziamento bancario di importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro per realizzare investimenti, anche mediante leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.
  • Un contributo economico che copre parte degli interessi sui finanziamenti contratti, pari all’ammontare di quelli calcolati su un piano di ammortamento a rate semestrali, con tasso del 2,75% e durata 5 anni.
  • Una copertura sul finanziamento fino all’80% del suo ammontare, tramite il “Fondo di garanzia” per le PMI.

REQUISITI
Sono ammesse alle agevolazioni le imprese di dimensione micro, piccola e media che alla data di presentazione della domanda abbiano questi requisiti:

  • sede operativa in Italia;
  • regolare costituzione e iscrizione nel Registro imprese o Registro delle imprese di pesca;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non devono trovarsi in stato di liquidazione; volontaria /o sottoposte a procedure concorsuali);
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

SCADENZA
Non ci sono bandi o scadenze: i contributi saranno concessi fino a esaurimento dei fondi.

EROGAZIONE
Tre le condizioni per l’erogazione dell’incentivo:

  • il completamento dell’investimento entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento;
  • il rispetto da parte dell’impresa beneficiaria del piano di rimborso del prestito;
  • la presentazione al Ministero della documentazione che sarà indicata nella circolare e che dovrebbe compredere la dichiarazione liberatoria resa dai fornitori circa il requisito di nuovo di fabbrica, la dichiarazione dell’avvenuto pagamento a saldo dei beni, in caso di investimento realizzato con il ricorso alla locazione finanziaria, e la documentazione antimafia, in caso di contributo superiore a 150 mila euro.

La richiesta di erogazione della prima quota di contributo è presentata al Ministero entro 120 giorni dalla data di ultimazione dell’investimento, mentre le domande per le quote di contributo successive sono presentate con cadenza annuale, non prima di dodici mesi dalla precedente richiesta di erogazione ed entro i dodici mesi successivi a tale termine.

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