Distretti del cibo 2020: investimenti per le filiere agroalimentari

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Distretti del cibo 2020: al via il bando nazionale per sostenere lo sviluppo delle filiere agroalimentari in Italia. Anche gli impianti per la produzione di biometano potranno essere agevolati.

Il Bando Distretto del cibo concede un contributo a fondo perduto fino al 50% per progetti di investimento in agricoltura e agroindustria, nei territori oggetto dei Distretti del cibo istituiti dal Mipaaf.

Chi può richiedere l’agevolazione

Possono richiedere l’agevolazione tutte le imprese, in forma singola o congiunta, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare e che hanno programmi di investimento da realizzare nei territori dei Distretti.

Programmi di investimento ed agevolazioni previste

Il contributo a fondo perduto varia a seconda del territorio nel quale viene realizzato l’investimento, della dimensione d’impresa e delle spese ammissibili complessive, nelle misure di seguito riportate:

PROGRAMMA DI INVESTIMENTO CONTRIBUTO
Per gli investimenti destinati alla produzione primaria ·  fino al 40% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;

·  fino al 25% nelle altre regioni

Per investimenti in attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ·  fino al 35% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;

·  fino al 25% nelle altre regioni

Per la partecipazione ai regimi di qualità e misure promozionali ·  fino al 25% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;

·  fino al 15% nelle altre regioni

Per gli aiuti alla ricerca e allo sviluppo ·  fino al 40% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;

·  fino al 35% nelle altre regioni

Per investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, la partecipazione a fiere e la produzione di energia da fonti rinnovabili ·  fino al 35% in Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise;

·  fino al 25% nelle altre regioni

In ogni caso, l’importo massimo previsto per il contributo è pari a 2,5 milioni di euro.

Distretto del cibo: incentivi anche per gli impianti biometano

Anche gli impianti per la produzione di biometano rientrano tra i programmi di investimento ammissibili per i Contratti di Distretto del cibo.

In questo caso, però, le condizioni per ottenere l’agevolazione sono le seguenti:

  • L’impianto deve essere di proprietà di un’impresa agricola;
  • L’impresa deve essere classificata come piccola o media impresa;
  • L’impresa deve aderire ad uno dei distretti italiani del cibo (tale scelta dipenderà dalla localizzazione dell’impianto);
  • Le biomasse devono essere esclusivamente costituite da scarti di lavorazioni agricole o agroindustriali;
  • Il biocarburante (biometano) non può essere prodotto da colture alimentari;
  • L’impianto deve essere di nuova realizzazione (non sono ammessi revamping o ampliamenti di impianti esistenti che già producono biometano);
  • La costruzione dell’impianto non deve ancora essere stata avviata alla data della domanda.

Questa agevolazione è cumulabile con i CIC ai sensi dell’articolo 6, comma 10 del Decreto biometano.

Aggiornamenti dal Mipaaf

Il 17 Marzo, per mezzo di un Comunicato Stampa, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha prorogato al 18 maggio 2020 i termini per la presentazione delle domande di accesso ai Contratti di distretto del cibo e ai Contratti di distretto Xylella.

Distretti del Cibo – Gli esperti Mendelsohn valutano le manifestazioni di interesse pervenute, approvano i progetti fattibili e presentano la domanda al Mipaaf. Contattaci per una valutazione gratuita!

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