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Decreto Dignità: alcune importanti novità per le imprese beneficiarie di Aiuti
Lo scorso 13 luglio 2018, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 87 del 12/07/2018 recante “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”.
Si tratta del cosiddetto Decreto Dignità che prevede importanti novità riguardo alla gestione delle Misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali facenti capo a programmi di investimento che abbiano beneficiato di Aiuti di Stato.
In questo articolo, in particolare, prendiamo in considerazione i tre casi qui di seguito descritti.
1) Delocalizzazione delle imprese beneficiarie di Aiuti in Stati Extra UE
Tutte le imprese, sia italiane che estere, operanti sul territorio nazionale, che abbiano beneficiato di Aiuti di Stato per la realizzazione di investimenti produttivi ai fini dell’ottenimento del beneficio, decadono dal beneficio stesso allorquando l’attività economica interessata, o anche solo una sua parte, venga delocalizzata entro 5 anni dalla data di ultimazione dell’investimento agevolato in Stati Extra UE, con eccezione degli Stati aderenti allo Spazio Economico Europeo (SEE).
Elenco degli Stati Memebri UE e di quelli SEE
STATI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA (UE): AUSTRIA, BELGIO, BULGARIA, CIPRO, CROAZIA, DANIMARCA, ESTONIA, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LETTONIA, LITUANIA, LUSSEMBURGO, MALTA, PAESI BASSI, POLONIA, PORTOGALLO, REGNO UNITO, REPUBBLICA CECA, REPUBBLICA SLOVACCA, ROMANIA, SLOVENIA, SPAGNA, SVEZIA, UNGHERIA, ITALIA.
PAESI DELL’ASSOCIAZIONE EUROPEA DI LIBERO SCAMBIO (EFTA) MEMBRI DELLO SPAZIO ECONOMICO EUROPEO (SEE): ISLANDA, LIECHTENSTEIN, NORVEGIA.
Qualora ricorresse il caso, l’Amministrazione titolare della Misura di Aiuto provvederà ad emanare sanzione amministrativa pecuniaria pari ad una somma da 2 a 4 volte l’importo dell’Aiuto fruito.
2) Delocalizzazione delle imprese beneficiarie di Aiuti con specifica localizzazione (ad es. Aree Svantaggiate)
Tutte le imprese, sia italiane che estere, operanti sul territorio nazionale, che abbiano beneficiato di Aiuti di Stato per la realizzazione di investimenti produttivi con specifica localizzazione (per esempio misure che riguardano esclusivamente ed esplicitamente solo le Aree Svantaggiate), decadono dal beneficio stesso allorquando l’attività economica interessata, o anche solo una sua parte, venga delocalizzata, entro 5 anni dalla data di ultimazione dell’investimento agevolato, dal sito incentivato a favore di una unità produttiva ubicata al di fuori dell’ambito territoriale del predetto sito, anche se questa si trovi sul territorio nazionale, su quello UE o su quello SEE.
Quanto sopra descritto si applica ai benefici concessi o banditi successivamente alla data di entrata in vigore del Decreto Legge, pertanto a quelle misure concesse o bandite a far data dal 14 luglio 2018.
Per i benefici concessi o banditi anteriormente al 14 luglio 2018, resta in vigore la disciplina vigente inclusa quella di cui alla Legge n. 147 del 27/12/2013 Art. 1 comma 60.
3) Tutela dell’occupazione nelle imprese beneficiarie di Aiuti
Tutte le imprese, sia italiane che estere, operanti sul territorio nazionale, che abbiano beneficiato di Aiuti di Stato che prevedano la valutazione dell’impatto occupazionale, fatti salvi i casi riconducibili a giustificato motivo oggettivo, decadono dal beneficio allorquando riducano i livelli occupazionali degli addetti all’unità produttiva o all’unità interessata dal beneficio nei 5 anni dalla data di ultimazione dell’investimento.
Il beneficio decade in presenza di una riduzione superiore al 10%.
Tuttavia, si fa notare che la decadenza è disposta proporzionalmente alla riduzione del livello occupazionale.
La decadenza è totale in caso di riduzione dei livelli occupazionali superiore al 50%.
Se sei una impresa beneficiaria di Aiuti di Stato, devi tenere conto di quanto previsto dal Decreto Dignità per non incorrere nelle pesanti sanzioni descritte in questo articolo. Per maggiori informazioni ed assistenza richiedi un contatto con gli esperti dell’Agenzia di Sviluppo Mendelsohn.
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