Bonus Ricerca, nuovi chiarimenti per le operazioni straordinarie

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Nuovi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sul credito d’imposta per ricerca e sviluppo per le imprese interessate da operazioni straordinarie come trasformazioni, fusioni, scissioni e conferimenti.

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 10/E, elaborata d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico, ha sciolto alcune incertezze interpretative relative al calcolo del credito d’imposta ricerca e sviluppo per le imprese protagoniste di operazioni societarie di carattere straordinario.

Nessuna sanzione prevista

La circolare ha sancito che se il bonus ricerca ricalcolato alla luce delle novità dovesse risultare minore di quanto precedentemente adoperato le imprese potranno utilizzarlo in compensazione presentando una dichiarazione integrativa.

Nessuna sanzione invece sarà applicata per le imprese che hanno ottenuto un beneficio maggiore di quello spettante per effetto di un calcolo differente da quello previsto dalla nuova circolare.

Le soluzioni applicative

La circolare individua tre principi di carattere generale alla base delle regole di calcolo: l’autonomia della disciplina agevolativa, l’autonomia dei singoli periodi di imposta e un confronto costante dei parametri rilevanti ai fini del calcolo del bonus ricerca (importo minimo degli investimenti; tetto massimo annuale; media storica) alla durata dei periodi di imposta investiti dalle operazioni straordinari.

La circolare illustra esempi pratici per fornire le dovute delucidazioni sul tema.

Trasformazione

Nei casi di trasformazione, viene chiarito che la somma dei crediti maturati nei periodi ante e post trasformazione non può essere diversa dall’ammontare del credito che sarebbe determinabile nel caso in cui non ci fosse stata l’operazione.

Fusione

Per quanto concerne le fusioni si prevedono criteri diversi a seconda che l’operazione abbia o meno effetti retroattivi con una distinzione tra le operazioni effettuate nel corso di uno degli anni rilevanti per il calcolo della media storica di riferimento (2012-2014) e quelle realizzate durante il periodo di applicazione dell’agevolazione.

Scissioni e cessioni di rami d’azienda

Per le scissioni, la soluzione indicata dalle Entrate è quella dell’attribuzione analitica della media storica di riferimento tra le società beneficiarie e tra queste e la stessa scissa, considerando l’unicità del soggetto economico d’origine.

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